«Ce l’ha un po’ di tempo?» gli chiese finalmente, mentre si accendeva una sigaretta.
«Un po’ quanto?».
«Non lo so, un po’».
«Ma per fare cosa?».
«Per ascoltare una storia».
«Dipende da quanto è lunga».
«È lunga ma ne vale la pena».
«Lei cominci, caso mai che mi chiamano, continuiamo domani, tipo storia a puntate».
Carmelo sorrise, accavallò le gambe e iniziò a raccontargli dei diari e di tutto il resto. Ogni tanto il custode doveva allontanarsi ma tornava prima che poteva, quasi correndo, stregato da Sara, Lula e le fate. Come tutti quelli che ne avevano sentito parlare.
Dopo quarantasette anni da dipendente pubblico in una biblioteca di Palermo, nella sua nuova vita Carmelo rimane dipendente dalle storie: alla fine del suo ultimo giorno di lavoro gli viene consegnato un pacco con i diari di Sara. Dieci quaderni per dieci anni, durante i quali la scrittura della ragazza, da incerta, si fa più sicura, mentre crolla la palazzina di famiglia e lei e la sorellina Lula vivono prima con le fate e poi con le arcigne sorelle Paternò. Carmelo e la sua famiglia si appassionano alle vicende di Sara e decidono di cercarla, diventando parte della sua storia.