Volna mare nasce per caso, come tutte le cose migliori. Il collettivo, fondato dai tre protagonisti-autori del libro, prende forma in una serata estiva torinese, si consolida in Transnistria e continua ora a viaggiare sulle strade del centro-est Europa. Ulisse viaggia per tornare a casa, volna mare viaggia per scoprire luoghi vecchi e nuovi, per confrontarsi, per interrogarsi e porre domande anche a chi da casa legge le loro avventure su carta o i loro articoli dallo smartphone. Senza pretese di verità, intellettualismi inutili o vanti di coraggio (che non ha), volna mare vorrebbe condividere quello che sa e quello che vede, venire smentita e smentire, raccontare e raccontarsi.
Continua il tour di presentazione di Il futuro dopo Lenin. Viaggio in Transnistria, di volna mare, ecco le tappe pugliesi:
Una terra di mezzo, una terra di nessuno popolata da mafiosi, terroristi e trafficanti, l’ultimo baluardo dell’Unione sovietica, il buco nero dell’Europa dell’Est, e chi più ne ha più ne metta. La Transnistria viene descritta così da moltissime testate italiane e internazionali: un “paese-non-paese” dove regnano anarchia e contrabbando e dove è meglio non mettere piede se non si è leninisti o amici del Cremlino. Ma quanto c’è di vero in tutte queste descrizioni stereotipate?
Tre giovani autori hanno deciso di scoprirlo sulla propria pelle, mettendosi in viaggio alla scoperta di questo fazzoletto di terra racchiuso tra Moldavia e Ucraina e che fa capolino sulle mappe in modo ambiguo. E il risultato di questo viaggio si chiama “Il futuro dopo Lenin. Viaggio in Transnistria”, un libro pubblicato da Dots Edizioni nato un po’ per caso dall’incontro di due giornalisti e un fotoreporter.
Cosa spinge tre ragazzi a partire per un viaggio e arrivare fino in Transnistria, «un Paese fantoccio, l’ultimo paradiso comunista, una terra di nessuno abitata da malfattori e trafficoni, dove apparentemente non esistono semplici ‘cittadini’»? Lo scoprirete sfogliando e leggendo “Il futuro dopo Lenin – Viaggio in Transnistria”, la primissima pubblicazione di Dots Edizioni, neonata casa editrice barese che vede Alessio Rega come editore e Carlotta Susca come direttrice.
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